So che ai lettori di Agerola piace scorrere quei miei articoli con documenti di secoli fa alla ricerca di nomi di loro probabili antenati. Questo è per me un motivo in più per parlare ora della pergamena medievale il cui testo trovasi trascritto nel cosiddetto Codice Perris (disponibile in Biblioteca Comunale, sezione storica, Casa della Corte) al numero CCCCXCIX (pagina 1037 e seguenti).
Risale all’anno 1340 ed è davvero eccezionale per il numero di persone che vi sono citate con nome, cognome e luogo di residenza. Di solito gli atti notarili medievali che contiene il Codice Perris menzionano, ciascuno, un numero di persone che si conta sulle dite di una mano, talvolta di due. Orbene, la scrittura sopra citata ne riporta addirittura un centinaio!
Ciò perché trattasi di una scrittura nella quale il ricco amalfitano Giovanni del Giudice elencava i suoi debitori con le somme che ciascuno di loro gli doveva.
Circa un quarto di essi erano persone di Agerola (come esplicitamente annotato nell’elenco), mentre gli altri erano in maggioranza di Amalfi, ma anche di altri centri del ducato e oltre (Napoli, Salerno, Cava e Sorrento). L’indebitamento degli Agerolesi era in gran parte contenuto tra una e pochissime decine di tarì a testa (forse il necessario a superare un’annata di cattivo raccolto o altri tipi di piccole emergenze), ma non mancano dei casi di più forte indebitamento che fanno pensare a motivi di investimento commerciale o simile. Si tratta di:
Magister Simone de Martino con 60 tarì,
Andrea Cancella con 90 tarì,
Bonagno Cancella con 90 tarì,
Giacomo de Rocco con 90 tarì,
Archipresbiter Orlando de Rosa con 150 tarì,
Pietro de Campulo con 180 tarì,
Voglio ricordare che i de Iudice (del Giudice) avevano comprato molte proprietà terriere ad Agerola e altre ancora ne acquisteranno dopo il 1340. Non di rado si trattò di vendite da parte di famiglie che non erano riuscite a pagare ai de Iudice quanto dovuto per un vecchio prestito e per gli interessi che vi si erano via via addizionati.
Ma torniamo a un elenco completo dei nomi e cognomi che il documento in esame ci segnala presenti ad Agerola nel Trcento. Essi sono:
Calamato Angelo
Caucella Andrea
Caucella Bonagno
Califano Filippo
Califano Pietro
Cavaliere Ruggero
Coccia Giovanni
Cuomo Lorenzo
de Campulo (Acampora) Pietro
de Casanova (Casanova) Giovanni
de Casanova (Casanova) Tommaso
de Longis (Luongo) Marcio
de Longis (Luongo) Nicola
de Martino Simone, magister
de Ravello Giovanni
de Rocco (Rocco) Giacomo
de Rocco (Rocco) Giovanni
de Rosa Orlando, archipresbiter
de Stefano Francesco
Farau Sergio
Iuveni (Iovieno) Andrea
Pappalardo ennato
Raparoli Filippo
Villani Sergi,o presbiter.
Le righe ove ho usato il grassetto sono quelle che segnalano cognomi ancora oggi presenti ad Agerola, talora in forma modificatasi un poco nel tempo (equivalente moderno in parentesi).
Riguardo ai comuni limitrofi, il documento in esame ci segnala la presenza dei seguenti cognomi.
Per Amalfi e suoi casali: Coppulario, Cazzano, Cetrulo, Corsaro, Cuczulina , de Balneo, de Barthoromula, de Bulbito, de Cilento, de Claritio, de Conte, de Farraguto, de Gaudioso, de Getis, de Guizzone, de Lorenzo, de Mangano, de Nigro, de Oliva, de Porta, de Protontino, de Rosa, de Sanctis, de Stefano, Giczulo, Imperato, Monaco, Mostacciolo, Paniculo, Piscato, Porrello, Sabastano, Sava, Vitolo. di Atrani
Inoltre abbiamo: de Cantone e Patta per Conca; de Sanctis e Lauritano per Furore; Barella, Cerasuolo, de Macaco, de Rosa, Fruncio, Pepe, Russo e Scannapieco per Maiori; Apicella, Crispo, de Madio e Zenzula per Minori; Cementano, de Laureto, Merolla e Piscopo per Positano; Gizzulo per Paiano; Crisconio, Pisano, e Ramulo per Scala; de Angelo e de Bulbito per Tramonti; Taleo per Vettica Maggiore; de Iaquinto, Puncio e Sorrentino per Vietri.
In questo secondo elenco ho sottolineato i cognomi che sono stati presenti e/o sono presenti anche ad Agerola. Cazzano (o Cassano), Corsaro, de Conte e Pisano sono da tempo scomparsi da Agerola, ma hanno lasciato segni nella toponomastica (località denominate Cazzano, Li Corsari, Conte e Pisani). Idem dicasi per i Caucella (ex Caugella, tra le più antiche e potenti famiglie di Amalfi), dei quali resta il toponimo Caucelle.
Dall’originario Crisconio è derivato il cognome agerolese dei Criscuolo e, analogamente, da Imperato è disceso l’attuale Imperati. Il cognome de Rosa, invece, è stabile da circa un millennio.
Potrei avere gentilmente più informazioni storiche sullo stemma villani presente in questo articolo? L’albero di che frutto é? La famiglia Villani é originaria di bomerano ? Grazie
Intanto ti dico che – a un esame da vicino – sembra essere un melograno. Poiti eannuncio che sto preparando un articolo sui Villani che uscirà presto. Ciao. Aldo Cinque
La ringrazio, mi tenga aggiornato. Saluti