Nell’ offrirvi queste immagini dell’ultimo presepio da me realizzato qualche anno fa (che è in scala 1:50 circa), scelgo come titolo una famosa battuta da Natale in casa Cupiello perché voglio anche ricordarvi che sabato 17 gennaio ricorre la
GIORNATA NAZIONALE DEL DIALETTO
Una iniziativa della UNPLI cui quest’anno partecipa anche Agerola, con una manifestazione di cui avrete presto il programma e alla quale invito tutti a intervenire
Tornando al titolo di questo post fotografico, avrete notato che alla celebre frase del grande Eduardo ho aggiunto un “che” finale. E’ perché così si usava costruire ad Agerola (l’abitudine si sta perdendo) le frasi interrogative retoriche, o quando si era quasi certi che l’interrogato avrebbe risposto di si.
Te piace a magnà, che? , rivolta a una notoria …buona forchetta, oppure Fa fridde, che?, detto in una giornata gelida come quelle appena trascorse, possono essere degli esempi esplicativi. Tutto sommato, quel ”che?” finale agerolese vale come Isn’t it? e Aren’t you? degli anglofoni e come N’est ce pas? dei Francesi.
Ecco, è per riscoprire peculiarità linguistiche come questa, nonche per ricordare antichi detti, filastrocche e cunti che ci vedremo il 17 gennaio; data in cui sarà anche presentato il progetto Gesti e voci di Agerola, volto a raccogliere, studiare e ri-diffondere il nostro dialetto e le attività lavorative di una volta.