I nomi dei luoghi (toponimi) sono spesso di origine molto antica e, se decifrati, possono raccontare molto circa la storia della lingua, gli usi e costumi del passato, le vicende sociali e politiche di un territorio. Nel caso di questa rubrica, il territorio preso in esame è quello di Agerola e dintorni. Periodicamente vi riporterò notizie (mie ed altrui) circa il significato e l’età di origine di alcuni toponimi interessanti.
La località Croce di Scupolo si colloca lungo la medievale mulattiera che dal Pontechito va verso il Monte Cervigliano. Per l’esattezza esso si applica ad una piccola latura isolata che fu denominata Scupolo dal greco skopulon (scoglio) per evidente similitudine di forma. Quasi certamente non è un retaggio del periodo magno-greco, ma di quello greco-bizantino (Stato Amalfitano).
La gola che continuiamo a chiamare chiamare Schiato (lungo il tratto inferiore del Rio Penise, a Furore) deriva dal greco skìatos (frattura, confine). Ciò trova fondamento non solo nella pressocchè totale corrispondenza formale, ma anche nel fatto che tale gola è a pareti verticali, per cui appare davvero come una frattura nella roccia. Essa inoltre risulta invalicabile e, pertanto è anche un confine naturale tra due territori (odierni Comuni di Conca dei Marini e di Furore).